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martedì 20 agosto 2013

Non so


povero povero caro blogghino, abbandonata da quella folle che sono io, così, a gambe all'aria per sei mesi sei!
non posso dire che sono tornata, non credo di potervelo promettere, ma visto che le vacanze si avviano alla conclusione, visto che a settembre ho la Nane che va in prima elementare ( sì, vabhe, alla scuola primaria), insomma credo avrò bisogno quanto più di sostegno e comunicazione e scambio che riesco!

Per il momento posso dire che le vacanze tutti-a-casa stanno andando bene
Passato il momento di assesto, ho scoperto di avere un marito (ma vah?) e che certe volte mollargli le figlie può far benissimo al cuore, alla mente e allo spirito.
mollargliele per fuggire all'ikea è la perfezione ^_^

ho una grande nostalgia dell'autunno.

sarà che compio gli anni in ottobre.
sarà che il freddino va più d'accordo con l'ansia galoppante che mi attanaglia senza sosta con il caldo (non chiedetemi perché perché non so davvero)

ma a me l'autunno, settembre, le finestre che si chiudono, la copertina nel letto, la pioggia anche, insomma tutte queste cose dosate il giusto mi piacciono proprio...


 
immagine da Google immagini

venerdì 9 marzo 2012

NON ce la possiamo fare.


ed eccoci siamo a venerdì, e non so come ci siamo arrivati.
Sono sempre malconcia, meno di domenica ma di certo non brillo di luce propria. Ora ho la tosse, la gola mi fa male e mi si è pure abbassata la voce e sembro un trans. Quando Nanetta mi chiede di cantare con lei, la situazione si fa preoccupante  J
E’ stata una settimana pesante anche sotto il profilo lavorativo. Mi piacerebbe che fosse perché ero oberata di progetti extra-importanti, in realtà l’unico progetto a cui sto lavorando è ‘mi licenzio oppure no?’.
Questa settimana il lato ‘mi licenzio’ ha aggiunto tante di quelle buone ragioni per dire ‘fanc**o a tutti me ne vado’ che la metà bastano. Tra mortificazioni, demansionamenti costanti e anche un largo numero di episodi di mancanza della più basilare educazione (capo che non saluta, capo che non risponde alle e-mail, capo che non risponde quando gli si chiedono ferie…) direi che ho abbastanza munizioni.
Però…
Però ieri sera parlando con S., che credo fosse giustamente esausto dal lavoro (non che io fossi rimasta a casa a fare lanetta, beninteso, lui avrà viaggiato su e giù per l’Italia e avrà risposto a 70 impegnative mail, ma io ho ripreso le nostre figlie, portato su i bagagli, riordinato casa –aspirapolvere, passata al bagno- , fatto una lavatrice, steso e stirato. E preparato la cena. E dato la cena a Cicciottina e Nanetta. no, per dire).
dicevo, parlando della questione lavorativa con S., lui mi è parso un po’ scocciato, impaziente, quasi insofferente.
Alla fine tra ieri sera e stamattina ha detto che ho tutto il suo appoggio se voglio mollare, ma che mi posso ben ben scordare qualunque tipo di libro o altro ‘vizio’ con il solo suo stipendio.
ok, me l’avrà detto bruscamente perché stufo di sponsorizzarmi sempre quando sono in difficoltà (tipo questo mese) però che brutale. All’improvviso la mia collega odiosa ha iniziato ad apparirmi incredibilmente interessante e in fondo no, non è così tremenda dai
scherzi a parte, mi ha lasciata un po’ basita, è stato brutale.
Anche perché se ragiono sull’abbandonare il lavoro, pur con tutte le mie ottime motivazioni, un minimo di incertezza c’è. Lavoro da quando avevo 19 anni, abbiate pietà. Chiaro che l’idea, benchè entusiasmante di crescere le mie figlie e seguirle in tutto e per tutto, mi spaventa molto. Comunque per un certo periodo di tempo sarò io e le mie figlie, S. lavorerà tantissimo quindi niente fino a tarda sera, potrò solo contare sulle nonne qua e là e avrò contatti solo con il ped e con le maestre dell’asilo, pardon scuola dell’infanzia.
come può non spaventarmi?
ci saranno anche giornate in cui non uscirò di casa, per via delle malattie, giornate gnecche in cui saranno insopportabili, giornate in cui mi mancherà la terra sotto i piedi… e tu mi togli i libri o due vizi?
ho capito che il senso, probabilmente, doveva essere ‘datti una robusta e reale regolata, non quella finta che hai detto a me e poi hai fatto lo stesso a modo tuo’, ma non poteva dirmelo così anziché turbare la mia idea di fare ‘la mamma a casa’ per qualche anno continuando in qualche maniera a potermi regalare qualcosa ogni tanto?
chiedo troppo?
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