Non è un bel periodo, e il mio blocco sullo scrivere qui la dice forse lunga.
Pensavo sarebbe stato tutto molto più semplice, mi hanno mobbingzata al lavoro, ok, prendo atto, ok, mi arrabbio etc, ok, ci facciamo due conti, mi licenzio, sto a casa e cresco le mie bambine. Ok.
Fino alle vacanze estive le cose sono anche andate discretamente.
Poi quando finalmente a metà agosto anche S. era a casa in vacanza, sono implosa.
Doveva essere un momento per ritrovarci come famiglia ma soprattutto come coppia.
e io implodo.
implodo per ogni cosa
mi sono fatta carico di ogni stupidaggine.
ogni cosa. pure il restyling delle camere, che mi ha reso così orgogliosa ed è andato così bene mi ha letteralmente prostrata. Avevo talmente mal di schiena che non riuscivo più a muovermi.
poi c'è stato un lutto.
poi il mal di schiena perenne
i litigi per ogni cosa con S.
le vacanze improvvisate al mare e andate per me con una fatica e un'angoscia che non vi spiego (non sono normale, lo so, io odio partire e odio andare in vacanza, se dovessi riassumere le mie vacanze vi direi che l'ho passata cambiando le bambine e lavando capelli e asciugandoli)
e poi era settembre, tutti sono tornati alle loro occupazioni e io...io...io mi sento al palo.
S. al lavoro, nanetta all'asilo, io e cicciottina a casa. A fare pulizie (ti ho vista simo scuotere la testa sconsolata..)
è che sono una mediocre.
non so fare niente in modo eccellente. niente. So solo leggere e spendere soldi, ma sono certa che non siano qualità spendibili in alcun modo.
e poi c'è questa cosa. ultimamente mi sembra di essere sempre sul set di Candid camera. cioè, perchè ho letteralmente la nuvola di fantozzi in testa con una costanza che mi sento ridicola io.
cioè
ma solo io ho iscritto mia figlia in una scuola dove tutte arrivano perfette anche sotto gli acquazzoni?
sono l'unica che ieri si è slavazzata cercando di aprire il passeggino per ciccio e mettendo la copertura antipioggia (che tuttora NON so mettere) con ciccio che urlava come una pazza indemoniata che lì sotto non ci vuole stare, e io spingevo tutto questo casino con un minuscolo ombrello su per la salita ripida della scuola di nane e intanto mi ricordavo che NON avevo portato l'ombrello di nane.
sono arrivata su tutta bagnata, capelli appiccicati in faccia, jeans e maglioncino, tutto lavato.
e oggi che siamo uscite si è messo a piovere tutto di colpo e io non sono in grado di farmi capire, di tenerle coperte sotto l'ombrello, ma cos'è che mi sfugge, cos'è che non capisco, perchè non ce la faccio?
che poi mi metto nei panni di qualunque persona sana di mente, e so che sono tutte sciocchezze, il punto è che nella mia vita ora queste sono le cose che accadono più spesso e che sono in grado di demoralizzarmi.
e quando arrivo a questa conclusione mi chiedo cos'è che sono in grado di fare, perchè mi sfugge davvero.
e ora pubblico questo post e non ci penso più, vado a preparare le bambine per la cena e spero domani di svegliarmi senza questo magone alla gola.
che sia solo una coincidenza di due giornate più difficili di altre ma che da domani mi senta meglio.
ma ne dubito.
perchè qui, tra il non scritto e il non detto, c'è anche la faccenda della non coppia che mi preoccupa, e anche il fatto che non mi piaccio più e non mi curo più.
ma questa è un'altra storia e ne parlo un'altra volta, c'è già abbastanza tristezza qui dentro...