lunedì 4 febbraio 2013

Ci ho provato, ma...

Io ci ho provato.
davvero.
ci ho provato a darmi serenità.
Ho riletto almeno cinque vv il post precedente.
Ma insomma...
non sta funzionando molto

Credo tutto stia nel fatto che non riesco a ritagliarmi un 'posto' mio in questa nuova quotidianità.
Non faccio niente solo per me.
Sicuramente non mi prendo cura di me. Siamo ancora nella fase in cui uscire con i capelli lavati è un successone.
Se mi incontraste quando vado a prendere Nanetta all'asilo chiamereste la Polizia fescion. Sono improponibile, e il bello è che mando mia figlia nell'asilo della City Creme!
Strano che non mi abbiano ancora arrestata :D

Mi sento un po' così, un po' assediata dalla routine. Mi nevrotizzo per le solite cose, divido poco volentieri gli spazi di casa, penso sempre a pulire.
mi rendo conto che i giorni passano e io sicuramente non me li sto godendo per nulla. Passano uno uguale all'altro, scanditi dalle pulizie, dalle malattie, da poco altro.
Sarà che mia mamma non sta bene
Sarà che con S è stato un we pesante in cui mi sembrava di sostenere un lunghissimo esame che ho ovviamente fallito senza speranza
mi è sembrato di stare tutto il we con i riflettori puntati sulla testa, perennemente giudicata sul perchè mangio dolci (cosa ti manca?), sul perchè mi 'lamento' dicendo che per me ogni giorno è uguale all'altro e non riesco proprio a staccare mai dalla routine perchè è come se fossi perennemente sul posto di lavoro! e poi ha avuto anche da ridire su come mi comporto con le bambine.
Questa è stata la cosa che più di tutte mi ha fatto cadere la catena inesorabilmente.

Ora.
Lungi da me pensare di essere una Mamma Perfetta, ammesso che esistano. Sono consapevole di essere un solenne impiastro.
Ma
quanto è più fico fare il papà due gg a settimana e due ore la sera, rispetto a cuccarsi le due bimbe, una 24 ore al giorno e l'altra tutto il pomeriggio-sera-notte?
Quanto si riduce la possibilità di dover fare il poliziotto cattivo, quanto si riducono le volte che subisci un capriccio dopo l'altro, quanto si riducono le volte che fai pipì con il pubblico tuttoesaurito?

Ai pasti non c'è mai, e Cicciottina è una croce.
Per la nanna vogliono solo me. Ciccio in primis.
Sono felice di essere indispensabile, sono felice di essere la prima scelta in tutto, e non sono convinta di essermi meritata la posizione.
ma ad essere sempre in prima linea oltre al fatto che le bambine mi scarnificano, c'è anche da dire che le preoccupazioni, i campanellini d'allarme, anche quelli sono sempre miei.
L'oggetto della discussione di stamattina è che mi preoccupo di Cicciottina che non parla. Dice al massimo dieci parole, quando vuole lei, a due anni suonati. Nanetta alla sua età parlava già benone con frasi etc. Ciccio è  lontana anni luce.
Io non sono per i confronti, se qualcuno mi giurasse che è tutto ok non me ne fregherebbe nulla che non parla. Ma non ho la certezza che sia tutto ok e mi sono stufata di fare come S che dice 'massì vedrai che quando ha voglia parla'
comoda così!
intanto non è lui 24h su 24 con una Ciccio incomprensibile che mugugna, muggisce e ulula se non capisci quello che vuole in 5 secondi...
è frustrante.
mi sembra che nessuno lo capisca. sgrunt.

venerdì 1 febbraio 2013

Chi non muore... :)

Le mie violette
ed eccomi qui.
Mi dispiace tanto se qualcuno si è preoccupato del mio silenzio virtuale.
Probabilmente mi serviva una pausa, da me stessa, dal mio continuo rimuginare ed analizzare qualunque cosa.

Sono stati mesi di pulizie schedulate giornalmente, di Nanetta recuperata all'asilo, di influenze e virus sconosciuti, di varicella in doppietta, di punti dati sul sopracciglio di Cicciottina.

Sono stati mesi di riavvicinamento con S., di shopping compulsivo compensativo, di mani intrecciate, grandi rivelazioni, serate passate a guardare la tv insieme sotto lo scaldotto.

Sono stati mesi in cui ho cercato di non farmi ingoiare dal mio lato ansioso ed oscuro, in cui ho scelto di vedere il lato bello delle cose, della mia vita, delle mie scelte.
E' stato utile.
ho trovato cinque buoni motivi per cui stare a casa a fare la mamma a tempo pieno fa per me, almeno per ora:
1) posso fare colazione con calma anche un'ora abbondante dopo che mi sono alzata. Questo per me non ha prezzo, anche se mentre bevo il the devo guardare Il favoloso mondo di Richard Scarry.
2) posso stare in pigiama fino alle 11.
3) posso uscire come stamattina alle 10 e farmi una passeggiata in centro paese, posso fare la spesa alle 15 del pomeriggio, posso aspettare a casa i pacchi delle cose che ordino senza delegare a nessuno
4) se il tempo è brutto non sono costretta ad uscire
5) seguo le mie bambine e i gatti come hanno bisogno, so  come stanno e le loro abitudini (cosa hanno mangiato, se tanto/poco, se hanno fatto la cacca...)

il lato meno positivo è che, da pigrona quale sono, mi sento autorizzata a non curarmi molto. Sono allo stadio 'strettamente indispensabile' e non ne sono esattamente fiera, ma al momento mi tengo tranquilla dicendomi che ci ripenserò quando anche cicciottina andrà a scuola.
Il mio massimo di cura personale si traduce in capelli spazzolati e denti lavati. Jeans puliti, stivali di pelo e via di corsa con ciccio a recuperare nanetta.
C'è di buono che in questi mesi ho fatto qualche amicizia con le mamme dei compagni di scuola di Nanetta, mi sento un po' più  inserita (mi sembra giusto, l'anno prossimo andiamo alla scuola primaria  e non vedremo mai più nessuno di loro ma vabhe, il mio solito tempismo)

La scarsa cura di me un po' (un po'????!!ah ah ah ah ah ah) si ripercuote anche sul mio rapporto con S. Io non sono esattamente fiera di come sono combinata, per cui penso di non piacere più neppure a  lui, che invece è solo assediato dal troppo lavoro...
c'è di buono che adesso tengo a mente questa cosa, prima di partire per la tangente, e oltretutto mi consolo pensando che quasi tutti gli amici che come noi hanno figli di quest'età non hanno mai tempo nè per loro stessi nè per momenti intimi di coppia.
Quelli che sono più avanti dicono che passerà...
speriamo!

e ora che siamo giàù abbondantemente nel 2013, devo DAVVERO DAVVERO trovarmi almeno una volta alla settimana uno spazietto per aggiornare il blog.
DEVO.
è una parte di me che non voglio perdere.
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